Adeguata al generatore
La canna fumaria deve essere adeguata alla potenza del generatore. I generatori, secondo la norma “UNI 10642” si dividono in generatori di tipo:
A, l’apparecchio non è collegato a nessun sistema di evacuazione. L’aria viene prelevata ed espulsa all’interno del locale d’installazione. B chiamato a “camera aperta“, l’apparecchio è collegato ad un sistema di evcuazione fumi esterno, ma preleva l’aria dal locale. C, chiamato a “camera stagna” l’apparecchio dispone di un sistema di scarico dei fumi all’esterno, da dove viene prelevata anche l’aria per la combustione. I generatori vengono suddivisi anche per potenza termica, le classi sono due:
inferiore ai 35 KW; superiore ai 35KW. Questa classificazione unita al tipo di combustibile usato dal generatore è importante per classificare i requisiti che il camino/canna fumaria deve avere per soddisfare:
funzionamento con pressione negativa o positiva, temperatura di esercizio, funzionamento a umido o a secco. Un altro aspetto importante riguarda il numero di apparecchi che la canna fumaria servirà:
camino; è il condotto per l’evacuazione dei fumi che serve un solo apparecchio, o in casi particolari più apparecchi simili posti sullo stesso piano; canna fumaria; in questo caso il condotto smaltisce i fumi che provengono da più apparecchi posti su piani diversi. La canna fumaria si distingue poi in “collettiva”, “combinata”, “collettiva combinata” e “collettiva ramificata”. Lo scarico dei fumi si distingue in naturale o forzato, cioè con l’aiuto di ventole per l’espulsione.
Adeguata al combustibile
Un aspetto importante per la scelta del materiale del camino o canna fumaria e il suo dimensionamento è sapere che tipo di combustibile alimenterà il generatore. Esistono tre macrocategorie:
liquido: derivati petroliferi, biomasse; solido: pellet, legna, cippato; gassoso: gpl, metano. Ogni materiale di combustione richiede caratteristiche e prestazioni diverse. I combustibili solidi richiederanno materiali adatti alle alte temperature, mentre per apparecchi a condensazione i materiali dovranno resistere all’umidita data dalla condensa.
I condotti per l’evacuazione fumi vengono classificati seguendo specifiche caratteristiche di prestazione:
pressione; temperature; materiali; resistenza a: fuoco, fuliggine, condensa e corrosione; distanza dai materiali di combustione. Le norme “UNI 1064 e 10641” stabiliscono con quale valore di pressione andrà a lavorare la canna fumaria in base al numero di apparecchi che andrà a servire.
Le canne fumarie più utilizzate sono quelle in acciaio inox, esistono comunque vari tipi di materiale che si possono utilizzare in base ai vari casi o alle esigenze architettoniche.
Dimensioni corrette
Lungo il condotto l’evacuazione dei fumi perde calore e quindi potenza di risalita, per questi motivi, al fine di evitare depositi, la canna fumaria deve essere costituita da materiali lisi che ostacolino i depositi e avere meno curve possibili, devono quindi attenersi strettamente alle leggi in vigore.
Anche un condotto troppo grande o troppo piccolo porta a non disperdere in modo adeguato i fumi. Allo stesso modo anche il comignolo deve rispettare dei requisiti di legge indispensabili per il corretto evacuamento dei fumi e allo stesso tempo garantire che nulla entri all’interno della canna fumaria.
È molto importante quindi affidarsi a esperti del settore che conoscano perfettamente tutte le regole e le leggi in vigore per evitare danni futuri. Allo stesso modo se ci si dovesse accorgere di un malfunzionamento bisogna evitare qualsiasi forma di fai da te e rivolgersi subito a personale esperto. Inoltre per una canna fumaria efficiente e sicura, oltre a seguire le regole per l’installazione, bisogna seguire la manutenzione periodica consigliata.