Ma non è solo questo il problema causato da una cattiva manutenzione della canna fumaria perché, se non vengono fatte manutenzioni e pulizie opportune, si rischia di andare incontro a incidenti anche gravi, dovuti al malfunzionamento che può essere l’anticamera dell’autocombustione.
Proprio per evitare tutto questo, la normativa tecnica UNI 10847:2000 ha indicato delle linee guida da seguire. In queste sono indicate anche le periodicità degli interventi che variano a seconda del tipo e della quantità di combustibile usato e dal tempo del funzionamento, ossia quanto si usa il camino o la stufa.
Quando effettuare la manutenzione della canna fumaria
La manutenzione e la pulizia della canna fumaria andrebbe effettuata periodicamente, ogni due anni, a seconda del modello di camino del quale si dispone. Ogni impianto, infatti, è diverso per forma e dimensione e potrebbe aver bisogno di interventi più o meno frequenti i quali, in linea generale, sono indicati dal costruttore.
Tuttavia ci sono segnali molto chiari che fanno ravvisare il bisogno di pulizia e manutenzione della canna fumaria. Tra questi il più evidente è la presenza di fumo all’interno degli ambienti, ma anche una caduta di fuliggine eccessiva o la presenza della stessa sul pavimento del focolare possono rappresentare degli elementi significativi di ostruzione della canna fumaria.
Il periodo migliore per effettuare una manutenzione della canna fumaria è in genere l’autunno, ossia prima della stagione invernale. Questo permetterà anche di eliminare eventuali nidi di uccelli che si sono formati quando il camino o la stufa non venivano utilizzati.
Come effettuare la pulizia della canna fumaria
La pulizia della canna fumaria è un’operazione che va affidata a dei professionisti che potranno così garantire la riuscita delle operazioni in tutta sicurezza.
Gli strumenti indispensabili all’operazione sono fondamentalmente due: uno scovolo e un’asta. In base al tipo di manutenzione da effettuare potrebbe essere utile anche una fune.
Lo scovolo è una spazzola con denti metallici che può avere diverse dimensioni a seconda della lunghezza della canna fumaria che dovrà essere pulita. In commercio esistono molte tipologie di spazzole: un vero professionista saprà scegliere quale utilizzare in base al materiale con il quale è fatta la canna fumaria (per esempio nelle strutture in acciaio vanno usati scovoli non abrasivi con setole in nylon o peck).
L’asta è un bastone con inserti snodabili e regolabili che permetterà di raggiungere anche i punti più difficili mentre la fune servirà da sostegno per lo scovolo nel caso in cui si proceda a una manutenzione dall’alto.
Per la pulizia vera e propria possono essere utilizzati due metodi: procedendo dall’alto o dal basso. Se si opta per la prima tipologia di pulizia occorrerà salire sul tetto e aprire il comignolo spostando la parte finale dello stesso. Dopo aver svolto questa operazione si dovrà impugnare la spazzola e farla scorrere all’interno della canna fumaria per tutta la sua lunghezza.
Per evitare che le stanze dov’è disposto il camino o la stufa si riempiano di polvere e fuliggine è consigliabile, prima di eseguire la pulizia, chiudere la bocca del camino sigillandola con delle pellicole e nastro adesivo o tappare il tubo della stufa.
Se invece non è possibile salire sul tetto è possibile anche effettuare la manutenzione della canna fumaria agendo dal basso. Anche in questo caso dovrà essere fatto passare lo scovolo all’interno della struttura per tutta la lunghezza della stessa.