Il sistema tetto è un insieme di elementi architettonici, il cui compito è di incatenare dal punto di vista strutturale i perimetrali della casa. Il tutto con lo scopo di proteggerla dagli agenti atmosferici e contribuire al raggiungimento del punto di comfort degli ambienti interni. Un sistema tetto sarà quindi formato in questo modo:
- La copertura. Insieme di manufatti, comunemente detti tegole, che può essere di vari tipi . Rappresenta la protezione ultima del tetto e che permette il deflusso delle acque.
- La coibentazione. È formata da vari stati isolanti che servono ad eliminare la dispersione del calore.
- L’impermeabilizzazione. Protegge le strutture sottostanti dall’infiltrazione dell’acqua.
- La linea di gronda. È la linea di partenza della falda nonché la parte dove viene innesta la grondaia.
- La linea di colmo. È il punto di giunzione tra le falde con pendenza variabile.
- L’evacuazione fumi. Sono delle aperture sul tetto che permettono lo smaltimento dei fumi di caldaie, camini, stufe e sistemi di aspirazione vari.
- Il deflusso delle acque. È il sistema composto da grondaie e pluviali utili a convogliare le acque di risulta della pioggia e deviarle verso lo scarico delle acque bianche di linea o di riciclo. Garantisce il decoro dei passaggi pedonali d’ingresso e in generale delle aree attorno alla casa.
Come si può notare, dunque, il tetto è una struttura complessa composta da più parti il cui insieme formano un sistema strutturale. Per intervenire con il rifacimento del tetto bisogna conoscerne a fondo le strutture e le loro reciproche funzioni. Di seguito nominiamo i 4 errori classici da evitare di commettere in caso di rifacimento del tetto.
Quattro errori da non fare in caso di rifacimento del tetto
Il primo errore da evitare, è quello di pensare di poter intervenire sul sistema tetto con soluzioni fai da te invece di rivolgersi ad un’impresa del settore che opera con personale specializzato. Occuparsi del rifacimento del tetto senza avere reali competenze significa non solo mettere a repentaglio la propria sicurezza, ma rischiare di fare interventi che possano danneggiare le strutture della casa in maniera irreversibile.
Il secondo errore da evitare assolutamente, è quello di optare per la sistemazione di una parte del tetto, perché visivamente la più danneggiata e trascurare senza un’analisi approfondita la restante parte. Le indagini a vista sono molto superficiali, soprattutto se non eseguite da un occhio esperto. Il più delle volte non restituiscono la verità sullo stato di salute di un tetto nel suo insieme. Per ragioni pratiche, tecniche e di economia, la soluzione migliore è sempre quella di rifare tutto il tetto. Questo per evitare di ritrovarsi dopo qualche mese, dopo aver sostenuto una spesa non indifferente, a fare i conti con lo stesso problema di prima, magari aggravatosi per via degli interventi parziali.
Il terzo errore da evitare, è quello di riciclare materiali di recupero (nell’idea di risparmiare) per riutilizzarlo nella posa in opera del nuovo tetto. Non solo, un materiale di recupero, non offre sufficienti garanzie strutturali, ma il suo uso comporta l’accorciamento del ciclo di vita del nuovo tetto, poiché non realizzato con componenti nuove e certificate. Il rischio è quello di dover intervenire nuovamente con opere di ristrutturazione dopo poco tempo la posa in opera. Non ne vale la pena e il risparmio che se ne ricava è una illusione.
Il quarto e ultimo errore da evitare è quello, sempre nell’idea di risparmiare, di dare incarico ad una impresa che non garantisce un’adeguata sicurezza del personale che ci lavora. Quindi la tua sicurezza e quella della tua casa. La sicurezza non è un costo aggiuntivo. Esso è, o dovrebbe sempre essere, presente e contemplato nelle voci del preventivo di spese.