In molti casi, il danno è risolvibile con una semplice riparazione come nel caso della sostituzione di tegole ammalorate. Può invece accadere, soprattutto in caso di abitazioni datate, che il problema sia più serio e sia necessario rifare il tetto. Si tratta, tra l’altro, di un intervento che in molti pianificano anche in caso non vi siano particolari danni ma con il solo obiettivo di dotarsi di un sistema tetto più moderno, in grado di migliorare l’efficienza energetica della casa.
La manutenzione del tetto
Il tetto è la parte della casa più esposta alle intemperie. Per questo, ogni qualvolta si verifichi un evento atmosferico particolarmente intenso (raffiche di vento, temporali) sarebbe bene provvedere ad una verifica visiva generale per assicurarsi della tenuta della struttura. Inoltre, annualmente, bisognerebbe procedere ad una ispezione più dettagliata di comignoli e muretti e alla rimozione delle foglie e dei detriti accumulati nella grondaia. Ogni dieci anni, che è la durata media di un tetto, inoltre, è necessario programmare interventi di maggiore entità. Rifare il tetto, nella sua completezza, invece è un’operazione non molto frequente. Probabilmente capiterà una volta o due nella vita. In questi casi, è importante riconoscere quando è davvero arrivato il momento e qual è il periodo dell’anno più adatto per dare il via ai lavori.
Quando rifare il tetto?
Ma quand’è che si rende indispensabile rifare il tetto? Se te lo stai chiedendo è perché probabilmente hai notato qualcosa che non va. Qui troverai tre indicatori per valutare lo stato di salute del tuo tetto, prima di decidere di rifarlo.
Innanzitutto, controlla se vi sono infiltrazioni d’acqua. In genere, quando il tetto cede, permette all’acqua di trapassare la copertura e raggiungere l’interno della casa.
Un altro segnale che indica che è il caso di intervenire o rifare il tetto è senza dubbio la formazione di muffa o condensa all’interno della casa. Anche in questo caso siamo in presenza di un grave problema d’infiltrazione che potrebbe indebolire la struttura fino a causare anche cedimenti.
Infine un altro segnale che potrebbe rappresentare un problema per la casa è la presenza di caldo afoso in mansarda durante la stagione calda o di freddo intenso in inverno. Questo significa che il tetto non è in grado di garantire un buon isolamento all’edificio e fa passare senza difficoltà il caldo e il freddo. Risolvere il problema velocemente ti assicurerà un maggiore comfort immediato, seguito da un risparmio di energia elettrica!
Il periodo migliore per rifare il tetto
Rifare il tetto è un intervento di manutenzione straordinario, assolutamente necessario in presenza dei segnali evidenziati poco fa ma può trasformarsi in un’opportunità di rendere la casa più bella e confortevole. Si tratta inoltre di una soluzione che eviterà l’insorgere di spese più grosse in futuro. Essendo specialisti del tetto, per noi di Fomed una domanda è piuttosto ricorrente: qual è il periodo migliore per rifare la copertura del tetto? Naturalmente la primavera e l’estate restano i momenti dell’anno migliori per rifare il tetto. La presenza di condizioni meteo stabili, senza forti differenze climatiche tra un giorno e l’altro è un punto di vantaggio.
La primavera è un periodo molto mite ma, a causa dei cambiamenti climatici globali, può giocare anche brutti scherzetti, specie quando si è all’inizio della stagione. Per questo è preferibile non avviare questi lavori a marzo. L’estate invece dovrebbe essere caratterizzata da pochi fenomeni temporaleschi ma è una stagione particolarmente pesante da affrontare per chi deve svolgere e supervisionare il lavoro. Per questo motivo, il periodo ideale per il rifacimento del tetto è senza dubbio quello che intercorre tra aprile e giugno.
Bisogna tuttavia evidenziare come il clima, specialmente in Italia e in particolare nel sud del Paese, sia cambiato molto nel corso degli anni, regalando temperature miti anche in autunno inoltrato o nei primi mesi invernali, permettendo a molti di rifare il tetto anche in stagioni diverse dall’estate e dalla primavera.